Portello Factory stories – A.R. Spider “Duetto”: un viaggio in auto nell’oceano!
A cura di Renzo Carbonaro
Il 10 Maggio 1966 al 36° Salone di Ginevra venne presentato lo Spider 1600 Alfa Romeo, della nuova Serie Giulia, carrozzata Pininfarina.
Il 17 giugno dello stesso anno, con una cerimonia nel piazzale dello storico stabilimento Alfa Romeo del Portello, il Presidente Luraghi consegnò al Sig. Guidobaldo Trionfi uno Spider bianco 1600 come premio per il vincitore del concorso “Spider 1600: dategli un nome. DIVETERA’ FAMOSO”.
Alfa Romeo, tra le varie iniziative pubblicitarie per il lancio del nuovo modello aveva ideato un concorso tra gli appassionati italiani e stranieri per la scelta del nome da dare al nuovo Spider Alfa. La Giuria nominata dalla Direzione Alfa Romeo scelse, tra tutte le cartoline partecipanti al concorso, il nome “DUETTO” , inviata proprio dal Sig. Trionfi. Purtroppo il nome apparteneva già ad un biscotto di un’azienda Italiana la quale fece causa contro Alfa Romeo e la vinse, costringendo l’Alfa a togliere il nome dalla campagna pubblicitaria.
In Italia, tuttavia, il nome piacque talmente tanto agli appassionati alfisti che rimase comunque come identificativo non solo del primo modello (lo Spider 1600, detto Osso di Seppia) ma anche di tutte le altre tre serie successive dello stesso Spider.
Prima ancora di dare un nome al nuovo Spider, la Direzione Alfa Romeo, tra le varie iniziative pubblicitarie ne lanciò una molto particolare con risvolti internazionali molto eclatanti.
Proprio in quell’anno, la Finmeccanica, Finanziaria del Gruppo IRI, da cui dipendeva anche l’Alfa Romeo, stava organizzando una mostra commerciale di tutte le sue svariate attività a New York.
Quindi la Direzione della Finmeccanica invitò anche Alfa Romeo a presentare i suoi prodotti. Questa era la migliore occasione per lanciare negli Stati Uniti, mercato molto importante per il settore automobilistico, il nuovo modello di Spider, dopo il successo riscosso negli anni precedenti dallo Spider Giulietta.
Allo stesso gruppo Finmeccanica, apparteneva anche la Fincantieri specializzata nella costruzione di navi e che pochi anni prima, tramite le sue società operative aveva costruito le due moderne turbonavi: Michelangelo e Raffaello. Queste due turbonavi, che rappresentavano l’eccellenza della marineria Italiana, erano molto conosciute negli Stati Uniti in quanto collegavano il Mediterraneo (Capolinea Genova) con il Nord America Atlantico (Capolinea New York) gestite dalla Compagnia “Italia di Navigazione”, nome storico e molto apprezzato negli Stati Uniti.
Prima dell’ultima guerra, la Società Italia aveva in esercizio molti bellissimi transatlantici, tra cui, molto famoso, il REX, detentore del Nastro Azzurro che veniva assegnato alle navi che stabilivano un record di velocità nel percorso tra Europa e Stati Uniti attraverso l’Atlantico.
Cogliendo l’occasione della mostra di Finmeccanica a New York, la Direzione di Alfa Romeo, all’epoca guidata da Giuseppe Luraghi, organizzò in collaborazione con Italia di Navigazione, un viaggio della T/N Raffaello da Genova a New York con tre Spider 1600 (non ancora chiamato Duetto) a bordo della nave.
L’11 maggio 1966, dopo aver imbarcato i tre esemplari di Spider (uno Verde, uno Bianco ed uno Rosso, come la bandiera Italiana) e tutti i passeggeri nel Porto di Genova, la Raffaello iniziò il suo viaggio verso gli Stati Uniti.
A bordo della nave, oltre al Presidente Alfa Romeo Giuseppe Luraghi ed altri rappresentanti di Alfa, di Pininfarina e di Italia di Navigazione, erano presenti molti personaggi dello spettacolo e del cinema italiani, tra cui Vittorio Gassman che in una foto vediamo molto interessato e divertito ad ammirare lo Spider Alfa Romeo, forse ricordando il suo recente film “Il Sorpasso” con un’altro Spider, la Lancia B24.
Il modello Spider bianco era stato sistemato al centro del Salone delle Feste del Transatlantico ma gli altri due modelli, il blu ed il verde, poiché la Raffaello era una grande nave, erano stati collocati sul Ponte Lido, dove potevano girare come se fossero su una pista di collaudo.
Durante la navigazione divenne normale per i passeggeri, all’inizio meravigliati della sorpresa, vedere girare sul Ponte della nave questi due splendidi modelli di spider.
Assieme ai Piloti collaudatori dell’Alfa, i passeggeri potevano provare l’emozione di viaggiare in auto su una nave che stava navigando sull’oceano!
Il primo scalo della nave fu Cannes, dove scendevano gli attori che avevano fatto la tratta Genova-Cannes, per partecipare al locale Festival cinematografico.
Quello fu il primo sbarco dello Spider Duetto sul suolo americano. Il successo del modello in tutti gli Stati Uniti avvenne però l’anno successivo, quando fu utilizzato un modello simile per il film “Il Laureato” con Dustin Hoffman.
Alcuni anni dopo, quando sono entrato a lavorare presso Italia di Navigazione, ho avuto l’occasione di conoscere diversi marittimi che avevano navigato sulla Raffaello in quel viaggio.
Tutto l’equipaggio conservava un bellissimo ed emozionante ricordo dell’avvenimento. Durante il turno di riposo dal lavoro gli Ufficiali ed i marinai accorrevano sul Ponte Lido per ammirare i due Spider girare in continuazione ospitando a bordo passeggeri divertiti e contenti di poter partecipare ad un evento unico nel suo genere.
In diverse occasioni, Giovanni Belfiore, Ufficiale della Società Italia, che in quel viaggio ricopriva il ruolo di Secondo Ufficiale di Coperta, mi raccontava la sua meraviglia e quasi incredulità di poter vedere girare due automobili sul ponte della nave. Mai aveva immaginato di poter assistere ad un evento simile e tutte le volte che ci incontravamo, conoscendo la mia passione per le Alfa Romeo, tornavamo a ricordare quel viaggio della Raffaello.
Alcuni anni dopo, quando ormai i viaggi transatlantici erano superati dal trasporto aereo, la Raffaello fu messa in disarmo, dopo aver completato più di cento viaggi tra Europa ed America.
Il 12 agosto 1977, la Raffaello lasciò per l’ultima volta il porto di Genova con destinazione il Golfo Persico in quanto venduta all’Iran.
La nave, costeggiando tutto il Golfo di Genova fino a Camogli, si mostrò alla popolazione Ligure, accorsa sul litorale con la tristezza nel cuore per il dispiacere di non poter mai più rivedere questa splendida turbonave, orgoglio della marineria italiana.
A cura di Renzo Carbonaro
Immagini: Centro Documentazione Museo Storico di Arese