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Portello Factory stories: l’Alfa Romeo 33TT12 Campione del Mondo 1975

Portello Factory stories: l’Alfa Romeo 33TT12  Campione del Mondo 1975

Portello Factory stories: l’Alfa Romeo 33TT12 Campione del Mondo 1975

A cura di Massimo Campi

Nel 1975 l’Alfa Romeo ritorna campione del Mondo, con la 33TT12, il prototipo progettato e realizzato dall’Autodelta di Carlo Chiti nella sede di Settimo Milanese. A metà degli anni ’70 i prototipi di tre litri continuano a darsi battaglia nel mondiale dedicato alle gare di durata, anche se la Formula Uno si espande sempre più offuscando l’immagine delle vetture a ruote coperte. La sfida è tutta tra Francia e Italia con Renault contro Alfa Romeo e la Porsche a fare da spalla con le vecchie 908 aggiornate. La tecnologia motoristica è all’avanguardia, inizia proprio nelle ruote coperte la sfida tra motori aspirati e motori sovralimentati che porterà i turbo a rivoluzionare il mondo del motorsport e delle vetture di serie.

In Autodelta si corre con il tre litri aspirato.
L’ingegnere Carlo Chiti ha ulteriormente sviluppato l’ Alfa Romeo 33TT12, ma il grave problema della squadra italiana è il clima di sfiducia verso le corse che è presente nel consiglio di amministrazione della casa di Arese. L’Alfa Romeo è una azienda statale, e le varie correnti politiche presenti all’interno della direzione ne impediscono un sereno impegno in corsa. Il programma sportivo della 33 nasce sotto l’egida del presidente Luraghi, ma le varie vicissitudini all’interno del consiglio di amministrazione di Arese, impediscono all’Autodelta di avere dei programmi continuativi. L’impegno molte volte è a singhiozzo, nonostante i risultati maturati nei primi anni con la 33/3. A Settimo Milanese c’è sempre tanta voglia di corse, ma le continue incertezze delle direzione impediscono di far decollare una vettura come la nuova 33TT12, che ha le carte in regola per ben figurare nelle gare a ruote coperte.

In questo contesto si inserisce l’industriale tedesco Willy Kauhsen, un ex collaudatore Porsche, che è riuscito a coinvolgere  una serie di sponsor (tra cui la Campari) disposti a entrare nel mondo delle corse di durata, e si offre all’Alfa Romeo per gestire in pista le sue macchine. L’occasione viene presa al volo dallo staff dirigenziale di Arese e dal suo presidente Cortesi, ed inizia una nuova avventura, vincente, per la vettura realizzata dall’ing. Carlo Chiti. Nella pausa invernale la 33TT12 è stata ulteriormente alleggerita e migliorata nelle prestazioni, il suo 12 cilindri boxer è uno dei migliori motori presenti nello sport automobilistico.

La vera stagione del Mondiale Marche 1975 inizia sul tracciato del Mugello. Alfa Romeo ed Alpine Renault hanno entrambe velleità di vittoria e praticamente sono le uniche vere pretendenti al titolo. Allo scadere del millesimo chilometro di gara è la Alpine A442 di Gerard Larrousse e Jean Pierre Jabouille che ottiene una sonante vittoria battendo l’Alfa Romeo 33TT12 di Arturo Merzario e Jacky Ickx. Per i colori francesi è un trionfo, la vittoria al debutto, segno che le loro previsioni sul motore V6 Turbo erano giuste, però per la A442 sarà l’unica vittoria della stagione. Lo sviluppo del motore Turbo è costellato di vari problemi, soprattutto di durata, e quando si riesce a farlo funzionare a dovere iniziano i problemi con le gomme che hanno grosse difficoltà a sopportare il brusco scarico di potenza del turbo in accelerazione.

A Digione inizia la cavalcata vincente dell’Alfa Romeo sui saliscendi del circuito francese. Arturo Merzario e Jacques Laffitte colgono il primo successo della stagione e si ripetono nella 1000 Km di Monza. Sul tracciato delle Ardenne, ed in Sicilia, le Alpine Renault non si presentano, lo sviluppo del V6 Turbo richiede una pausa di riflessione. Le Alfa Romeo, senza avversari in grado di contrastarle, colgono due doppiette. Henry Pescarolo e Derek Bell precedono Jacky  Ickx e Arturo Merzario a Spa. Si disputa la “Coppa Florio” sul tracciato siciliano di Pergusa, ed il trionfo rosso è firmato da Arturo Merzario in coppia con Jochen Mass. Henry Pescarolo e Derek Bell salgono sul secondo gradino del podio, precedendo la Porsche 908/36 Turbo di Reinhold Joest e Mario Casoni. Le Alpine ritornano in gara sul tracciato del Nurburgring, ma la vittoria è ancora per la 33TT12 di Arturo Merzario/Jacques Laffitte. Seconda è la Mirage GR7-Ford di Tim Schenken ed Howden Ganley che si prepara alla 24 ore di Le Mans.

Le ultime due gare dell’anno completano il trionfo della casa del biscione con due doppiette consecutive. Henry Pescarolo e Derek Bell si confermano come la coppia principe della 33TT12. Arturo Merzario è entrambe le volte secondo, a Zeltweg in coppia con Vittorio Brambilla, a Watkins Glen in coppia con Mario Andretti. Le Alpine confermano le doti velocistiche partendo in entrambe le gare dalla pole position e facendo il giro più veloce, ma in gara sono le rosse Alfa a dettare legge. In  Austria la A442 conquista il quarto posto con Larrousse-Jabouille, mentre nella gara americana Jarier e Larrousse sono terzi alle spalle delle due Alfa Romeo.

L’Alfa conquista il titolo Mondiale Marche, battendo la Porsche e la Renault-Alpine. La 33TT12 ha conquistato sette vittorie su otto partecipazioni, un gran bel risultato che convince la direzione di Arese a varare nuovi programmi sportivi. In Formula Uno è un gran trionfo per la Ferrari 312T che con Niki Lauda vince il suo primo titolo mondiale battendo le altre monoposto, equipaggiate in maggior parte con il DFV Ford. Bernie Ecclestone, patron della Brabham, intuisce che, per battere il 12 cilindri di Maranello, occorre un altro 12 cilindri Boxer, e si rivolge all’Alfa Romeo per avere il motore della 33TT12. Ad Arese si capisce finalmente l’importanza delle vittorie sportive e parte il nuovo programma per la fornitura di motori alla Brabham con quel V12 boxer voluto da Carlo Chiti che ha riportato il marchio del biscione nuovamente mondiale.

Arturo Merzario, attualmente anche Presidente Onorario della Scuderia del Portello Alfa Romeo, in pista ai giorni nostri con la sua 33TT12 Campione del Mondo del Museo Storico di Arese.

Immagini:

Centro Documentazione Museo Storico di Arese

Archivio Scuderia del Portello Alfa Romeo

Massimo Campi

Articolo realizzato da Massimo Campi per il portale MOTOR EMOTION

 

GUARDA IL VIDEO: LA “33 PARADE” ORGANIZZATA DALLA SCUDERIA DEL PORTELLO AL “MOTOR LEGEND FESTIVAL” AD IMOLA NEL 2018 PER IL “MEMORIAL TEODORO ZECCOLI”
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